Quindi non solo un tesi ma anche un’attività di Networking!
Nel lavoro di Filippo Giuntini la necromassa è stata misurata tramite la metodologia LIS (Line Intersect Sampling) che consente una stima del volume legnoso, presente in una data area, con un unica misurazione (diametro). Per ognuna delle tre area geografiche indagate sono state realizzate 21 aree di saggio circolari, di 13 metri di raggio (plot), in cui sono stati misurati i diametri e annotate le classi di decadimento dei campioni rilevati. In seguito sono stati calcolati il volume di necromassa legnosa a terra (anche suddiviso per classi di decadimento) e riportati ad ettaro per poter essere confrontati. L’area Monte Morello si è rivelata quella con maggiore presenza di legno morto (129,83 m3/ha) rispetto Pratomagno (30,31 m3/ha) e Monte Amiata (13,16 m3/ha).